Gruppo Liturgico

Caso A: nella mia parrocchia già c’è un gruppo liturgico

Chi ne fa parte?

  • Ogni quanto si trova e come è organizzato?
  • Com’è nata l’esperienza del gruppo liturgico?
  • Cosa potrebbe essere migliorato?
  • In che cosa, come ufficio, possiamo contribuire?

Caso B: nella mia parrocchia non c’è un gruppo liturgico

  • Chi organizza le celebrazioni?
  • Come sono coordinate?
  • Avete mai pensato a un lavoro di insieme?
  • Quali difficoltà ci sono state?
  • Potrebbe essere utile un gruppo liturgico?
  • Quali difficoltà pensi ci possano essere per presentare un gruppo liturgico?

Inviate le vostre risposte a daniele.natalizi@gmail.com

Che cosa s’intende per gruppo liturgico:

Il gruppo liturgico è un insieme di persone che, guidate dal parroco, o da un presbitero o un diacono, o da una persona competente in liturgia (non basta essere presbitero o diacono per essere competente!! !), coordina le celebrazioni liturgiche, si forma allo spirito della liturgia, secondo i dettami del Concilio Ecumenico Vaticano
II (SC 42).

Quali sono le persone che devono far parte del gruppo liturgico:

Le persone che devono far parte del gruppo liturgico, sono principalmente coloro che abitualmente prestano il loro servizio, per rendere le celebrazioni, semplici, solenni e scorrevoli (SC 34). Possono essere tranquillamente uno o due persone di ogni gruppo parrocchiale, chi esercita un ufficio o un ministero all’interno della parrocchia, ecc.

Tutte le celebrazioni debbono essere coordinate dal gruppo liturgico?

Quando io ho bisogno di curarmi, mi reco dal medico, quando devo aggiustare l’automobile mi reco dal meccanico ecc… intendo affermare che è necessario, in una parrocchia, rispettare le competenze, altrimenti si rischia di non costruire il Regno di Dio e di dare contro testimonianza. Per essere più concreti: se il gruppo scout deve preparare una celebrazione, si reca dal gruppo liturgico ed espone il piano celebrativo. Il gruppo liturgico, mettendo a servizio la sua competenza, offrirà i suggerimenti adatti, per aiutare il nostro capo scout (nostro caso) a offrire al popolo di Dio una liturgia piena, attiva e consapevole e, attraverso i gesti e le parole, possa arrivare a incontrare Cristo risorto. Non sarà dunque il gruppo liturgico che si sostituirà agli scout, ma offrirà solo la sua competenza, saranno gli scout a gestire la loro liturgia. Invece quando si tratta di celebrazioni a cui prenda parte tutta la comunità parrocchiale, allora sarà il gruppo liturgico a proporre una celebrazione a servizio di tutta la comunità coinvolgendo tutte le realtà parrocchiali. Infatti questo non vieta che possano essere inserite anche alcune persone che non appartengono al gruppo liturgico (es. nell’eucaristia della prima comunione o della cresima, qualche catechista o genitore potrebbe prestare il proprio servizio come lettore, o come persona che porta i doni nella processione offertoriale), mai senza una previa preparazione. Non si prendono le persone dall’assemblea improvvisando un servizio! Queste sono le linee guida per un cammino serio di formazione liturgica, che senz’altro — con il passare del tempo — si estenderà a tutta la comunità parrocchiale, compiendo un bene enorme al popolo cristiano.